Che mondo sarebbe senza la “@”?
Quanto vorremmo il suo santino sulla nostra scrivania.
Peccato, però, che il processo di santificazione sia un percorso lungo e arduo.
Sogni a parte, oggi dedichiamo questa newsletter a Ray Tomlinson. Colui che, impegnato nello sviluppo di Arpanet nel lontano 1971, ebbe un’idea di quelle destinate a cambiare il mondo intero.
Un limite tecnologico da superare.
Tutto parte da un limite tecnologico, un ostacolo che Ray è deciso a superare: gli utenti con cui collabora a lavoro, non riuscivano a inviarsi messaggi tra loro.
Usavano computer enormi e super tecnologici per l’epoca, ma il metodo di comunicazione era macchinoso: i colleghi dovevano lasciare messaggi scritti nella memoria delle macchine in uso per aggiornarsi tra loro. Altrimenti, rischiavano di rimanere disallineati.
Così pensa che ti ripensa, Ray si ingegnò. Analizzò gli strumenti a sua disposizione e cercò la giusta collisione delle sinapsi.
Il lampo di genio arrivò: decise di utilizzare il protocollo di rete CYPNET che permetteva la trasmissione di file tra computer collegati in rete. E integrò questo protocollo con il programma di messaggistica che sta sviluppando.
L’idea era quella giusta: nacque il primo sistema di posta elettronica.
La prima e-mail della storia contemporanea.
Ma torniamo ai giorni nostri: cosa c’era scritto nella prima email inviata nella storia contemporanea?
Ray è stato vessato da questa domanda per tutta la vita.
Dice di avere vaghi ricordi sul contenuto di quella prima e-mail, ed è plausibile sia così.
Il tempo tende a sbiadire i dettagli. In alcune interviste, Ray ipotizzava di aver scritto in maiuscolo: “Qwertyuiop”, la sequenza di caratteri della prima riga della tastiera conosciuta come Qwerty.
Lui non lo sapeva ancora, ma da quel momento, sarebbe cambiato per sempre il mondo delle telecomunicazioni. Così come il significato della @, diventata un simbolo iconico e di uso quotidiano.
Oggi, l’e-mail rimane una componente fondamentale, un’invenzione che si è rivelata capace di surfare le onde dell’evoluzione tecnologica. Il suo lavoro ha gettato le basi per la comunicazione moderna, diventando uno strumento di uso personale e lavorativo.
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